Mentre raccontavo al mio caro amico Piero De Quarto, fondatore ed organizzatore dello Jonio Jazz Festival, la particolarità di molte delle mie collaborazioni musicali, lui mi faceva notare che qualcosa di importante le accomunava tutte. Si tratta, infatti, di artisti che hanno segnato, in un modo o nell’altro, la storia del jazz moderno, italiano ed internazionale, soprattutto nell’ambito della sperimentazione musicale (nel senso più contemporaneo del termine).

Infatti, artisti come Claudio Fasoli, il sassofonista del famoso PERIGEO, un gruppo musicale italiano di stile “progressive” degli anni settanta, o come Ares Tavolazzi, il bassista storico degli AREA, un gruppo musicale italiano attivo dal ‘72 il cui obiettivo dichiarato era il superamento dell’individualismo artistico per creare una «musica totale, di fusione ed internazionalità», sono alcuni degli artisti con i quali ho avuto diverse collaborazioni ed attualmente fanno parte ancora di alcuni dei miei progetti musicali.

Ed ecco che Piero De Quarto mi dà un’idea per un nuovo progetto musicale e, come fa spesso lui, con la sua innata e naturale genialità, mi lancia una provocazione, ossia la creazione di un “laboratorio musicale dinamico” fatto di sperimentazione jazz e non solo, con formazioni composte da artisti di diversa estrazione stilistica, radunati occasionalmente all’insegna della commistione e della fusione di differenti sonorità, così ho deciso di raccogliere la sfida dando forma a questa idea e facendola diventare il primo progetto artistico realizzato in collaborazione con lo Jonio Jazz Festival, di qui il nome JONIO JAZZ LAB.

Ecco la presentazione fatta da Piero De Quarto della prima versione ufficiale di questo laboratorio musicale.
“JONIO JAZZ LAB – Domenica 28 maggio 2017 c/o Saloon Public House in Roccaforzata e la band é composta da Gaetano Partipilo ( sax ) – Giorgio Vendola ( contrabbasso ) – Sandro Savino ( piano ) – Paolo Bonvissuto ( chitarra ) – Ale Napolitano ( batteria ) e la partecipazione straordinaria di Mattia Bonvissuto ( tromba ), suonerà la bellezza della Grande Musica di Coltrane attraverso la narrazione del lungo percorso di ricerca e di analisi che portò il nostro genio alla scoperta dell’Amore, tema cardine che attraversa gran parte dell’opera intera di Coltrane, che viene raccontato come forma di celebrazione e di ringraziamento, come punto di approdo, ancora di salvataggio …

La sua Musica, l’Amore disvelato, è per Coltrane anche l’estasi pura, la pace, la serenità, la redenzione, la consapevolezza del proprio essere in un incedere ed in un riscatto catartico, figlio di una intima e risolta sofferenza.

Ecco : una serata di Grande Jazz che si articolerà anche verso suggestioni oltre il genio dell’indimenticabile John … “
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.