BIOGRAFIA ALTERNATIVA

La passione per il jazz, le tantissime collaborazioni, l’amore per la propria famiglia con quattro figli tutti “musicisti” e tanti sogni ancora da realizzare. Esiste davvero poca gente capace di mantenere insieme tutte queste storie dentro una sola vita, trasformandola in un’incredibile e ricca ricerca di crescita e di passione per i suoni, riuscendo a farlo proprio al centro del mediterraneo dove la musica jazz era all’inizio della sua diffusione quando lui ha cominciato a farne parte, ma dove ancora oggi la c’è l’impronta storica della Magna Grecia che rafforza il ruolo centralmente culturale della sua terra.

Paolo Bonvissuto è siciliano, piemontese di nascita, ma di adozione pugliese, è riuscito a trasportare il più profondo significato della sue tre terre nella più preziosa e libera delle arti.

Ha avuto una lunga e normalissima carriera da turnista, ma piena di esperienze varie che lo hanno imposto nel suo territorio e che fanno sistematicamente amare la sua storia grazie al suono della sua chitarra e grazie anche all’enorme ed inesauribile passione che lo sorregge da sempre.

Il presente è tutto da scoprire, degno dell’artista creativo che tutti riconoscono in lui. Oggi il suo storico impegno musicale sta per girare la boa dei tre decenni di attività concertistica e didattica.

Crescono poi le importanti realtà contemporanee, il quartetto con Greg Burk, la collaborazione con lo Jonio Jazz Festival, la presenza costante sui palchi di suo figlio Mattia Bonvissuto, un trombettista promettente che già da diversi anni lo accompagna nei suoi concerti.

Il suo presente più attuale lo vede attivo in trio con Ares Tavolazzi e Mimmo Campanale e in diverse nuove avventure con nuovi e importanti nomi dell’entourage jazzistico europeo.