Ares Tavolazzi suonerà Domenica 28 Gennaio 2018 al Saloon Public House di Roccaforzata, Taranto, come ospite in una serata musicale davvero straordinaria, proposta dagli organizzatori dello Jonio Jazz ed in collaborazione con un progetto davvero d’eccezione, nato da un’idea Piero De Quarto, come fa spesso lui con la sua innata e naturale genialità quando lancia una vera e propria provocazione, anche questa volta diventa promotore dell’idea di un “laboratorio musicale dinamico” fatto di sperimentazione jazz e non solo, con formazioni composte da artisti di diversa estrazione stilistica, radunati occasionalmente all’insegna della commistione e della fusione di differenti sonorità.
La grande tradizione della sperimentazione e della ricerca di nuove frontiere dei linguaggi musicali negli anni ’70, incarnata da Ares Tavolazzi, incontra e si fonde con la freschezza e l’intensità di un quartetto di grande spessore, incastrandosi in suggestioni e fascinazioni di estremo coinvolgimento, ciascuno col bagaglio di personali grandi esperienze sapranno stemperare e mescolare i rispettivi caratteri emotivi e musicali nell’effervescenza e nella metrica determinata del bassismo inconfondibile ed originale di un grande protagonista del panorama musicale jazz.
Ares Tavolazzi entra quindi a far parte di una nuova ed accattivante esperienza musicale già alla sua seconda edizione, parliamo dello Jonio Jazz LAB.
Ares Tavolazzi, noto anche per la sua fondamentale partecipazione negli Area, inizia la carriera di bassista suonando per la cantante Carmen Villani, nel gruppo beatAvengers (in cui alla batteria c’è un altro ragazzo di Ferrara, Ellade Bandini), con cui incide anche un 45 giri omonimo nel 1965 per la Bluebell (alla voce c’è Carmen Villani), oltre che partecipare a quasi tutti i 45 giri della cantante.
Nel 1969 forma sempre con Ellade Bandini e con il tastierista milanese Vince Tempera il gruppo The Pleasure Machine, con cui incide cinque 45 giri nei tre anni successivi.
Con gli stessi musicisti inizia a lavorare come session man nelle sale di registrazione milanesi partecipando al disco L’isola non trovata di Francesco Guccini e Terra in bocca de I Giganti; in quest’ultima occasione lega con Enrico Maria Papes.
Dopo lo scioglimento dei The Pleasure Machine, entra dal 1973 al 1983 nel gruppo storico d’avanguardia Area, rimasto senza bassista dopo la partenza di Patrick Djivas, entrato nella Premiata Forneria Marconi: insieme a Demetrio Stratos, Patrizio Fariselli, Paolo Tofani e Giulio Capiozzo, registra oltre 10 LP e partecipa a numerose manifestazioni anche internazionali. Nel medesimo periodo si avvicina alla musica jazz, frequentando l’ambiente jazzistico di New York.
Nel 1978 presterà la sua opera al basso e nei backing vocals per Ufo Robot dell’ex compagno nei Pleasure Machine Vince Tempera, e sarà con lui coautore della prima sigla finale della serie, Shooting Star, in cui suonerà anche il basso.
Continua in quegli anni l’attività di session man, suonando in alcuni dischi di artisti quali: Mina, Eugenio Finardi, Paolo Conte e continuando (anche dal vivo a partire dal 1982) la collaborazione con Francesco Guccini.
In questa edizione dello Jonio Jazz LAB suoneranno altri artisti del nostro panorama musicale pugliese, parliamo di Mirko Signorile al piano, un pianistapugliese da anni attivo sulla scena jazz nazionale sia come leader di progetti a suo nome che come accompagnatore.
Nel corso degli anni si è esibito, fra gli altri, con Dave Liebman, Greg Osby, Cuong Vu, Enrico Rava, Paolo Fresu, David Binney, Gianluca Petrella, Fabrizio Bosso, Gaetano Partipilo, Roberto Ottaviano, Davide Viterbo, Marco Messina.
Ha al suo attivo sette album: “In full life” (Soul Note, 2003), “The Magic Circle” (Soul Note, 2005), “Clessidra” (Emarcy/Universal, 2009) votato da ArgoJazz “miglior album dell’anno” portando al conferimento del prestigioso Italian Jazz Awards 2010 nella sezione “Best Jazz Act”; nel 2009 e nel 2012 ha registrato con la cantante Giovanna Carone “Betàm Soul” e “Far Libe”, due produzioni discografiche Digressione Music dedicate alla musica in lingua yiddish; per l’etichetta Auand “piano series” sono stati pubblicati gli album: “Magnolia” il 30 novembre 2012 e “Soundtrack Cinema” il 21 marzo 2015, presentato il giorno precedente con un concerto presso il Teatro Forma di Bari.
In questa edizione suonerà anche Gianlivio Liberti, batterista eclettico che ha collaborato con Fabrizio Bosso, Giovanni Amato, Francesco Bearzatti, Marco Sannini, Bob Bonisolo, Roberto Ottaviano, Gaetano Partipilo, Gianluca Renzi, Cinzia Tedesco, Vincenzo De Luci, Piero Leveratto, Rino Arbore, Peter Mcguire, Paolino Dalla Porta, Alexandre Cavalière, Pino e Livio Minafra, Stefano Battaglia, Yuri Goloubev, Mirko Signorile, Felice Mezzina, Fred Delplancq, Orchestra jazz del Politecnico, Davide Santorsola, Nicola Pisani, Piccola Orchestra Suoni Visionari, Gianni Cappiello Trio, Gianni Lenoci e numerosi validissimi artisti della sua regione. Figura in cartelloni di alcuni festival internazionali con Elvin Jones, Benny Golson, Stefano Di Battista, Steve Coleman, Sarah Jane Morris, Aires Tango, Steve Grossman, Avion Travel, Franco Cerri, Pino e Pietro Iodice, ed il registra di Ermanno Olmi.
Infine parliamo un momento del fondatore dello Jonio Jazz LAB, il chitarrista pugliese (di adozione) Paolo Bonvissuto che vanta importanti collaborazioni con nomi importanti, italiani ed internazionali, della musica afroamericana come: Franco Cerri, Tino Tracanna, Fabrizio Bosso, Tom Kirkpatrick, Claudio Fasoli, Tony Scott, Aldo Vigorito, Greg Burk, Alan Michael Rosen, Robert Bonisolo, Antonio Onorato, Roberto Ottaviano, Andy Gravish, Fabio Zeppetella, Nucci Guerra, Ares Tavolazzi e tanti altri ancora.